Marzio Tamer
Italy
Mi chiedono spesso quali sensazioni provo nell’affrontare il foglio bianco. Realizzo pochissime opere l’anno, il momento in cui decido di iniziare un dipinto, sia all’acquerello sia a tempera, nelle settimane precedenti (talvolta anche mesi o anni) si sono sviluppate nella mente gran parte delle decisioni da prendere. Il formato, la tecnica, il protagonista, ma anche le luci e sopra ogni altra cosa lo sfondo. Quindi quando approccio la tavola intonsa ho le idee abbastanza chiare e sebbene vi sia sempre della tensione nella stesura delle prime velature l’emozione di esplicitare quello che immagino da tempo è superiore al timore che non funzioni.
In particolare negli ultimi anni beneficio dell’esperienza degli errori fatti in passato. Se ho delle insicurezze, e ci sono sempre, realizzo qualche schizzo, ancora meno che bozzetti, che mi aiutano a risolvere quello che è il mio obiettivo principale: realizzare composizioni in equilibrio perfetto fra pieni e vuoti. Poi la mano va per conto suo, sebbene in fase di esecuzione non manchino numerosi imprechi, ripensamneti, incertezze, modifiche.
Picked by:
Nadia Tognazzo
The Artwork
presented for the contest:
Campo al mattino, 2024